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SUPINO: bronzetto italico. probablimente del sec. III a.c, raffigurante un comandante in atto di chiedere la parola.

...Una storia diversa...

Tanto e' gia' stato scritto sulle origini di Supino ed e' pertanto superfluo ritornare sui luoghi comuni, sulle citazioni storiche, sugli avvenimenti inconfutabili che il tempo ci ha tramandato. Del resto il castello e' sul monte "Punta di Creta Rossa", le case, i palazzi, le chiese e i ruderi sono li a dimostrare che da un lontano passato sono stati occupati da esseri umani. La cronaca di Fossanova avvalla il tutto, almeno a cominciare dal secolo XII. Sembra che tutti gli scrittori moderni, per paura di sbagliare, per pigrizia, per non essere controversi o solo ignorando l'evidenze s'impuntano ad attribuire le origini del nostro Supino a quanto scritto sulla cronaca. Il nome odierno del paese, irrespettivamente da quando se ne e' cominciato l'uso, e' da considerarsi solo un nome e che sia Supino, La Rava o chi piu' ne abbia piu' ne metta i fatti non cambiano.

Cosi' non cambia la verita' storica che un paese esistesse nei pressi di Ferentino, e che si chiamasse Ecetra, Luca o Satrico non cambia punto nella ricerca per appurare o fugare il dubbio, per accertare dove le radici siano o erano piantate e quando e come la metamorfosi avvenne. Percio', su una base personale, voglio proporre al (giovane) lettore un'ipotesi diversa e provocante. Voglio far notare che parlo in prima persona poiche' gli eventi, come sono esposti, sono la mia personale esperienza e non acquisiti per sentito dire.

 

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La Campana grande del campanile di Santa Maria fu battezzata dalla signora Maria Maggi nel 1906.

La precedente si era rotta quando il cappello di feltro del campanaro tocco' la campana calda il giorno di Pasqua di alcuni anni prima. La sua corona superiore reca la scritta:

CORPORA VIVA VOCO MORTUA VOCE FLEO

La Signora Maggi era la moglie di sor Oreste il farmacista. Sul mantello della campana vi sono in rilievo le immagini di San Cataldo Vescovo e di San Lorenzo Martire.

In fondo e' scritto la storia della campana dalla prima fusione di piu' di 1100 libbre di metallo nel 1765. Fu rifusa nel 1810 e nel 1852.

The major Bell that presently occupies the tower of Santa Maria Church was reconstructed in 1906. Maria Maggi, later to be the wife of the town pharmacist, baptized it. The previous one cracked on Easter Sunday, a few years before, when the felt hat of the bell ringer touched the warm bell.

The bell was originally constructed with 1100 pounds of metal, which was donated by the people of Supino. The lower rings tell the story of the bell from its first casting in 1765 and subsequent recasting in 1810 and 1852. The mantle has the images of San Cataldo and San Lorenzo in relief.

The upper crown of the bell has the inscription:

I SING FOR THE LIVING AND WEEP FOR THE DEAD


   
  
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